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Make Your Rules - Bullismo

Make Your Rules - Bullismo

Make Your Rules parla di bullismo

Marlù sostiene da sempre i sogni dei ragazzi, il loro percorso di crescita alla ricerca della propria identità ma soprattutto  ha a cuore la loro libertà.

Per questo che nel mese di febbraio, il mese in cui si celebra l’amore Marlù sceglie di raccontare quanto saper chiedere aiuto possa salvarci. Chiedere aiuto è un gesto d’amore, significa “So che ci sei e mi fido di te”. Chiedere aiuto è un gesto d’amore, per se stessi e per il proprio futuro.

Marlù racconta due storie Scatenate, due storie di giovani vite che si sono liberate dalle catene stringenti del bullismo, del cyber bullismo e body shaming.

Chi ci ama ci capirà, ci prenderà per mano, ci abbraccerà e senza scandalizzarci né giudicarci, accenderà tutte le luci dentro a quel buio che sembrava irreversibile.
È sempre il giorno giusto per svegliarsi e decidere di ricominciare a piacersi per ciò che si è. È sempre il giorno giusto per chiudere con il passato ed essere felici.

Le Regole d'Oro

Alberto

Vittima di bullismo

"Aprirmi con le persone, far scivolare le critiche, stare sempre a proprio agio anche nelle situazioni imbarazzanti."

Lucia

Vittima di bullismo

"Ogni volta che mi guardavo allo specchio, mi dicevo una frase che mi rendeva felice. Smettere di seguire chi posta solo foto perfette, irreali."

Alberto

BULLISMO

“Un giorno ha scoperto che non gli piacciono le ragazze.”

 

Alberto è un ragazzo giovanissimo che un giorno ha scoperto che non gli piacciono le ragazze. Un ragazzo che dopo essersi sentito sbagliato, ha capito che sbagliato è non dirlo e forse sbagliato è voler a tutti i costi mettersi un’etichetta, dover essere per forza solo una cosa e solo in un certo modo.

Alberto

BULLISMO

“Un giorno ha scoperto che non gli piacciono le ragazze.”

 

Alberto è un ragazzo giovanissimo che un giorno ha scoperto che non gli piacciono le ragazze. Un ragazzo che dopo essersi sentito sbagliato, ha capito che sbagliato è non dirlo e forse sbagliato è voler a tutti i costi mettersi un’etichetta, dover essere per forza solo una cosa e solo in un certo modo.

Dalla solitudine e dal dolore si esce solo volendo bene a se stessi, e permettendo a chi ce ne vuole, di avvicinarsi a noi, ascoltarci, capirci, salvarci da una tempesta che spesso è prima di tutto nella nostra testa.

Non essere come tutti gli altri si aspettano che tu sia può farti sentire profondamente solo e sbagliato. In realtà, il vero errore è dover per forza rientrare in una definizione, in una categoria, dentro ad un gruppo di maschi o di femmine, in cui tutti fanno e dicono le stesse cose, in cui a tutti piacciono le stesse cose, in cui tutti hanno più o meno gli stessi desideri, lo stesso modo di muoversi, di relazionarsi con il mondo.

Si può essere in cerca, si può essere confusi o forse certi che la propria identità sessuale, i propri giusti e le priore predisposizioni non devono mai e poi essere oggetto di discriminazione, né tanto meno di violenza, verbale o fisica.

Il valore della persona sta in ciò che fa, nei suoi talenti, nelle suoi sogni, nella capacità che ha di costruire il proprio futuro, di rispettare gli altri e di farsi rispettare. Il valore della persona sta nella sua libertà e nel diritto inviolabile di innamorarsi, senza paletti, senza etichette e senza dover rendere conto a nessuno di chi e perché.

Guarda il video completo

Lucia

BULLISMO

“Avere un corpo perfetto, premiato con migliaia di like non significa essere felici”

 

Lucia non si piaceva, frequentava la prima superiore e cercava disperatamente di essere qualcosa per qualcuno. Non vedeva i suoi talenti e la sua bellezza, l’amore degli amici e della famiglia, vedeva solo allo specchio un riflesso che la faceva stare male. Lucia si è trovata, da sola, all’interno di un mondo pericoloso. Un mondo in cui aveva spontaneamente scelto di entrare senza neppure accorgersene, un mondo in cui si stava perdendo. Fino a quando, ha deciso di chiedere aiuto.

Tutti i corpi, qualsiasi forma abbiamo sono belli, sono belli perché identificano la diversità speciale di ogni persona. E se le foto che vediamo suoi social ci mostrano solo fisicità perfette, dobbiamo sapere che: spesso sono una bugia, e che avere un corpo perfetto, desiderato, premiato con migliaia di like non significa affatto essere felici.

Lucia

BULLISMO

“Avere un corpo perfetto, premiato con migliaia di like non significa essere felici”

 

Lucia non si piaceva, frequentava la prima superiore e cercava disperatamente di essere qualcosa per qualcuno. Non vedeva i suoi talenti e la sua bellezza, l’amore degli amici e della famiglia, vedeva solo allo specchio un riflesso che la faceva stare male. Lucia si è trovata, da sola, all’interno di un mondo pericoloso. Un mondo in cui aveva spontaneamente scelto di entrare senza neppure accorgersene, un mondo in cui si stava perdendo. Fino a quando, ha deciso di chiedere aiuto.

Tutti i corpi, qualsiasi forma abbiamo sono belli, sono belli perché identificano la diversità speciale di ogni persona. E se le foto che vediamo suoi social ci mostrano solo fisicità perfette, dobbiamo sapere che: spesso sono una bugia, e che avere un corpo perfetto, desiderato, premiato con migliaia di like non significa affatto essere felici.

Tutto quello che pubblichi di te su qualsiasi social, nel momento stesso in cui dai l’invio non è più tuo. Diventa di tutti, non solo la tua immagine, la tua immagine contiene te, la tua vita, i tuoi sogni, la parte più intima della tua persona.
Il tuo corpo sei tu e se decidi di esporlo devi sapere che ne perderai il controllo.

Può succedere, come è successo a lei, di sentirti persi e soli, potrai lanciati in un’esperienza che è diventa più grande di noi e che ci sta ferendo perché ci fa sentire nudi. Indifesi. Fragili. Ma i sensi di colpa in quel momento cercano di schiacciarci e metterci all’angolo, farti sentire sbagliati, incatenarci. Per rinascere bisogna non ascoltarli, ma farsi ascoltare.
Bisogna chiedere aiuto e non aver mai vergogna di ciò che si è fatto perché a tutti succede di sbagliare e forse, c’è anche sempre un perché.

Bisogna chiedere aiuto e non aver mai vergogna di ciò che si è fatto perché a tutti succede di sbagliare e forse, c’è anche sempre un perché. Chi ci ama ci capirà, ci prenderà per mano, ci abbraccerà e senza scandalizzarci né giudicarci, accenderà tutte le luci dentro a quel buio che sembrava irreversibile.

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