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Make Your Rules - Mamme e papà

Make Your Rules - Mamme e papà

Storie di persone libere che compiono grandi imprese

Marlù nel mese di marzo, mese in cui si celebrano la festa della donna e la festa del papà, per definire sempre meglio e sempre di più il concetto di DIVERSAMENTE TU ha deciso di raccontare due storie scatenate. Storie libere dall’idea di congelare ruoli, chiudere le persone dentro a stereotipi, assegnare compiti in base all’identità di genere.

Uomini e donne, mamme e papà che possono fare tutto, possono inseguire, non solo un sogno, tanti sogni, senza sensi di colpa, senza limiti e senza perdersi neppure una piccola opportunità di essere se stessi, fino in fondo.

Abbiamo raccontato la storia di Alba. Una donna che ha imparato a trasformare la forza della propria bellezza e della propria intelligenza in qualcosa di generativo e rivoluzionario. Ballava sui cubi e si sentiva fortemente femmina, governava i rapporti, le emozioni e una vita giovanissima che si è evoluta per diventare altro.Oggi è moglie, mamma e imprenditrice illuminata. E’ diventata, negli anni il CEO di un’azienda che cresce in modo esponenziale. Il prodotto? Pneumatici. Lei è la nuora del fondatore. E il marito? Ne è felicissimo.

Abbiamo anche esplorato la storia di Diego, un super papà che ha ribaltato l’idea della genitorialità al maschile facendone un capolavoro di comunicazione sociale. Un esempio ispirazionale di uomo nuovo, marito nuovo, di padre consapevole, efficace, imperfetto ma felice. Imperfetto ma visionario.

Le Regole d'Oro

Alba

mamma e imprenditrice

"Non fermatevi davanti a nulla, in particolare davanti al pregiudizio o al giudizio. Non perdete energie a guardare dove guardano gli altri. Testa alta, spalle dritte e concentrate nella vostra direzione."

Diego

papa' e influencer

"Provare ad ascoltare i propri figli anche quando ti chiedono qualcosa con gli occhi. I genitori hanno entrambi due mani, un cervello, una bocca e possono fare entrambi le medesime cose."

Alba

MAMMA E PAPà

E’ diventa imprenditrice e amministratrice delegata senza mai rinunciare alla sua femminilità. Senza mai rinunciare ai suoi valori.

Alba ha spiegato che come donna, nell’imaginario comune non avrebbe mai potuto capire nulla di meccanica e gomme. Ma, mentre tutti erano impegnati a giudicarla, a criticarla lei si impegnava ad imparare e a saperne il doppio dei suoi colleghi maschi. E’ diventa imprenditrice e amministratrice delegata senza mai rinunciare alla sua femminilità. Senza mai rinunciare ai suoi valori. 

 

Il futuro imprenditoriale ha bisogno di maggiori capacità di ascolto, comprensione, tolleranza, altruismo, accoglienza, credibilità unitamente alla giusta dose di autorevolezza e analisi.E chiunque, ci ha detto Alba, sia uomini, sia donne, può possedere queste capacità e farne un buon uso, oppure decidere di ignorarle. Il nostro futuro è nelle nostre mani.

 

La chiarezza di visione e la capacità di declinarla in strategia per raggiungere la meta non ha sesso. Uomini e donne se la giocano alla pari. Il futuro imprenditoriale ha bisogno di maggiori capacità di ascolto, comprensione, tolleranza, altruismo, accoglienza, credibilità unitamente alla giusta dose di autorevolezza e analisi.

Diego

MAMMA E PAPà

Diego ha spiegato come sulla sua pelle abbia capito che il tempo trascorso con i suoi bambini è un tempo prezioso, un tempo che non si può rimandare.

Solo vivendolo nel quotidiano, il tempo passato con i propri figli, costruisce esigenze irripetibili in bellezza, potenza e formazione, sia nella vita dei figli ma anche in quella dei genitori. Non ha più senso pensare di ruoli e compiti in base all’identità di genere. Non esistono cose da mamma e cose da papà. Ognuno, all’interno della famiglia deve fare ciò che le circostanze, le passioni, le predisposizioni, la vita stessa richiede.

 

Sua moglie è ingegnera, viaggia moltissimo, torna a casa tardi. Lui si occupa del quotidiano, della spesa, della scuola, del guardaroba, dalla pediatra e anche dei giochi. Anche dei giochi, non solo dei giochi. Lui sa che i papà posso fare tutto e dovrebbero sentirsi genitori, capaci, attivi, essenziali, tutti i giorni, tutto il giorno. E le mamme? Dovrebbero fidarsi di più. Diego ha creato un luogo digitale, ormai popolatissimo e super attivo che ha chiamato Il meraviglioso mondo dei papà. Lo ha fatto perchè si era accorto che i padri, a differenza delle madri, non avevano un posto in cui confrontarsi, condividere dubbi, esperienze, soluzioni. Come se essere papà fosse un dettaglio nella vita di un uomo.

Diego

MAMMA E PAPà

Diego ha spiegato come sulla sua pelle abbia capito che il tempo trascorso con i suoi bambini è un tempo prezioso, un tempo che non si può rimandare.

Solo vivendolo nel quotidiano, il tempo passato con i propri figli, costruisce esigenze irripetibili in bellezza, potenza e formazione, sia nella vita dei figli ma anche in quella dei genitori. Non ha più senso pensare di ruoli e compiti in base all’identità di genere. Non esistono cose da mamma e cose da papà. Ognuno, all’interno della famiglia deve fare ciò che le circostanze, le passioni, le predisposizioni, la vita stessa richiede.

 

Sua moglie è ingegnera, viaggia moltissimo, torna a casa tardi. Lui si occupa del quotidiano, della spesa, della scuola, del guardaroba, dalla pediatra e anche dei giochi. Anche dei giochi, non solo dei giochi. Lui sa che i papà posso fare tutto e dovrebbero sentirsi genitori, capaci, attivi, essenziali, tutti i giorni, tutto il giorno. E le mamme? Dovrebbero fidarsi di più. Diego ha creato un luogo digitale, ormai popolatissimo e super attivo che ha chiamato Il meraviglioso mondo dei papà. Lo ha fatto perchè si era accorto che i padri, a differenza delle madri, non avevano un posto in cui confrontarsi, condividere dubbi, esperienze, soluzioni. Come se essere papà fosse un dettaglio nella vita di un uomo.

Diego ha spiegato come sulla sua pelle abbia capito che il tempo trascorso con i suoi bambini è un tempo prezioso, un tempo che non si può rimandare.

Solo vivendolo nel quotidiano, il tempo passato con i propri figli, costruisce esigenze irripetibili in bellezza, potenza e formazione, sia nella vita dei figli ma anche in quella dei genitori. Non ha più senso pensare di ruoli e compiti in base all’identità di genere. Non esistono cose da mamma e cose da papà. Ognuno, all’interno della famiglia deve fare ciò che le circostanze, le passioni, le predisposizioni, la vita stessa richiede.

 

Sua moglie è ingegnera, viaggia moltissimo, torna a casa tardi. Lui si occupa del quotidiano, della spesa, della scuola, del guardaroba, dalla pediatra e anche dei giochi. Anche dei giochi, non solo dei giochi. Lui sa che i papà posso fare tutto e dovrebbero sentirsi genitori, capaci, attivi, essenziali, tutti i giorni, tutto il giorno. E le mamme? Dovrebbero fidarsi di più. Diego ha creato un luogo digitale, ormai popolatissimo e super attivo che ha chiamato Il meraviglioso mondo dei papà. Lo ha fatto perchè si era accorto che i padri, a differenza delle madri, non avevano un posto in cui confrontarsi, condividere dubbi, esperienze, soluzioni. Come se essere papà fosse un dettaglio nella vita di un uomo.

Ed infine Diego ci ha fatto riflettere su quanto il linguaggio sia fortemente giudicante e infiltrato da stereotipi. Non sopporta la parola mammo. Esiste la parola papà. Non sopporta il verbo “aiutare”. Nessuno aiuta nessuno, ognuno fa tutto ciò che c’è da fare. Non sopporta l’espressione “donna in carriera” . Perché non si dice “ uomo in carriera”? Perché si sottintende che una donna che ama il proprio lavoro e vi si dedica con impegno e passione è una donna che mette la professione prima di tutto e per questo dovrebbe sentirsi in colpa o almeno un po’ in difetto ? Gli uomini lo fanno da sempre, come se fosse un diritto naturale.

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